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Il ruolo e mestiere dell’operaio nell’Industria 4.0 (dalla tuta blu al camice bianco)

Il mestiere dell’operaio di un’azienda metalmeccanica, è destinato nei prossimi anni a mutare notevolmente nell’industria 4.0. Le industrie che si innoveranno nel loro ciclo produttivo, non possono (già ai giorni nostri), fare a meno di apportare quei processi di cambiamento interni radicali che cambiano e cambieranno sempre di più la metodologia di lavoro degli operai. Dovranno essere adeguatamente formati a controllare tecnologicamente le macchine e non useranno quasi più le mani per produrre un prodotto o semilavorato, dovranno acquisire obbligatoriamente competenze tecniche e dimestichezza con la tecnologia (saranno sicuramente avvantaggiati i giovani operai rispetto alle persone più mature che con la tecnologia hanno meno dimestichezza), ci saranno sempre di più robot per aumentare la capacità produttiva (unica vera arma per competere nei mercati internazionali che richiedono un time to market sempre più ristretto e quantitativi sempre più elevati), ma serviranno sempre di più persone che controllino queste macchine e quindi il ruolo dell’operaio cambierà e si trasformerà in Controller Tecnico; nelle catene di montaggio se vi sara’ un problema a monte, un operaio avviserà mediante uno strumento elettronico il personale che segue la lavorazione successiva del problema riscontrato, in modo da intervenire immediatamente e risolverlo , prima che il prodotto o semilavorato arrivi a valle della catena produttiva difettoso e non più riparabile .

Il grosso problema che l’Industria 4.0 si propone di risolvere è quello dei difetti costruttivi in produzione, delle tempistiche di lavorazione, ridurre drasticamente gli scarti di lavorazione e ridurre le scorte di magazzino che comportano inevitabili costi industriali elevati.

Quindi cari operai, preparatevi a questa nuova epoca che è già iniziata, molti dei vostri colleghi che operano in industrie innovative già lo stanno vivendo ma se ne parla ancora troppo poco in TV o nei “mass media”, sicuramente dovrete fare un grosso sforzo iniziale a cambiare completamente schema mentale su come avete lavorato sino ad ora, avrete più responsabilità ma minore fatica fisica, e la qualità lavorativa e soddisfazione personale ne guadagnerà, come anche l’aspetto retributivo, perché sarà legato alla produttività per ciascuno di voi: più la vostra azienda sarà capace di aumentare la capacità produttiva e più voi giustamente guadagnerete. Condivido pertanto il pensiero che anche l’operaio abbia una parte fissa e una parte variabile in funzione dei risultati produttivi acquisiti mese su mese che è ben diverso al semplice premio di produzione di fine anno che a volte le aziende metalmeccaniche erogano, se raggiungono determinati obiettivi.

Concettualmente nell’Industria 4.0 azienda e dipendente devono viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda uniti da un unico obiettivo: essere competitivi sia nel proprio mercato interno che in quello estero, e questa competitività la si raggiunge solo con una forte capacità produttiva, gestione di costi in logica, “Lean” (eliminando gli sprechi e con strutture organizzative snelle), personale produttivo fortemente incentivato a migliorarsi di continuo, tecnologicamente sempre all’avanguardia supportati da una Ricerca e Sviluppo in continua evoluzione al fine di trovare sempre nuove tecnologie che tengano la propria impresa al passo con i tempi.

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